tanta voglia di fare le cose per bene,
tanta documentazione,
tanta grafite,
tanta Schizofrenia con l'inchiostro,
tante vignette,
troppi piccoli balloons con troppe piccole lettere..
La storia è tratta da 'Il violino nero' di Maxence Fermine -che speriamo non mi contatti tramite il suo avvocato- e racconta di un giovane e prodigioso violinista che vuole trasformare in musica la propria vita. Il ragazzo (decisamente troppo 'choosy') dovrà vedersela con la REALTà, che non ha nessuna intenzione di rendergli le cose semplici e trasformerà la sua passione prima in ossessione poi morte. Il tutto ambientato in una dorata e immobile Venezia, alla fine del XVIII secolo, tra feste in maschera e stendardi francesi, tra inquietanti allucinazioni ed illuminanti rivelazioni, violini Stradivari e canti di donna.
Al contrario di Anselma Dell' Olio che a quest'ora avrebbe già spiattellato tutta la storia compreso il finale, credendo così di adempiere al suo ruolo di critico cinematografico, mi fermo qua perché tanto basta o, almeno, questi sono in breve gli aspetti che mi piaceva raccontare.
I' parte
Giovine?
RispondiEliminaDi belle speranze sicuro!
Ma la II° parte è in divenire-futuro-prossimo?
Caro Jac,
RispondiEliminaho già studiato le tavole e fatto i miei layout grandi come un cecio ma ricchi di dettagli che nessuno vedrà mai, quindi si: la II parte è in divenire-futuro-manonsoquantoprossimo..
Per quanto riguarda la prima parte del tuo commento vorrei augurarti una morte triste e dolorosa, in quanto il protagonista della storia ha SOLO 28 anni e quindi SI! E' GIOVINE!
Augurandoti di arrivarci ai 28 anni (uahahahah) ti saluto.